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  • Immagine del redattoreAlberto Bugna

La dura vita degli uccellini in inverno - tra migrazione e stanzialità.

Aggiornamento: 3 feb 2023

Gennaio 2023

L'inverno, biologicamente parlando, è un periodo di grandi cambiamenti nel regno animale. Sono mesi lunghi e flagellati dal grande freddo. Mentre molti mammiferi e rettili passano i mesi invernali in letargo, gli uccelli sono costretti ad adattarsi al clima oppure a migrare verso zone più temperate.


Solitamente tra la fine dell'autunno e primi fiocchi di neve, alcune specie di uccelli si dirigono istintivamente verso sud, essi sono i "migratori".

Il fenomeno della migrazione è il risultato di un processo evolutivo che permette la sopravvivenza, la riproduzione e il sostentamento degli uccelli. Si parla di migrazione istintiva o istinto migratorio poiché la scelta dei luoghi di migrazione non è ancora compresa o giustificata da evidenze scientifiche - pare che gli uccelli seguano il campo magnetico terreste per raggiungere ogni anno lo stesso luogo. Secondo altri studi, determinati uccelli imparano la rotta migratoria "a memoria collettiva" seguendo gli esemplari più anziani.

Grifone

Tra i migratori più conosciuti: il cuculo, la rondine e il grifone.


I primi due si spostano dal continente europeo all'Africa subsahariana percorrendo migliaia di chilometri ogni giorno, mentre il grifone, al contrario di altri migratori, compie brevi tragitti con il solo scopo di nutrirsi di grandi animali in stato di decomposizione.


Non tutti gli uccelli si spostano, coloro che rimangono nella stessa area geografica tutto l'anno si chiamano "stanziali". Questa particolare categoria non segue i flussi migratori e si adatta anche ai climi più rigidi. Sono ricompresi uccellini di piccole dimensioni, granivori e rapaci.


Gli uccelli stanziali si nutrono prevalentemente di bacche, semi e larve. In inverno è molto complesso reperire le risorse alimentari necessarie alla sopravvivenza. La neve è l'ostacolo maggiore poiché rivestendo il suolo non permette agli uccellini più piccoli di raggiungere piccoli semi nel terreno. Di conseguenza, i piccoli uccellini, fragili e indeboliti, diventano facile preda dei rapaci.


Come possiamo aiutarli a superare gli inverni più rigidi?

Possiamo utilizzare piccole mangiatoie o ristori, dove possano trovare piccoli semi ricchi di grassi, frutta anche essiccata oppure palline di grasso facilmente reperibili nei negozi di animali o del fai da te.

Tra i semi preferibili: i semi di girasole o la granaglia mista per pollame.

Cinciarella


Può sembrare un piccolo gesto per gli uccelli stanziali e per alcuni migratori, ma in realtà è di vitale importanza e non altera l'equilibrio naturale: infatti, non si abitueranno alla presenza dell'uomo.

Sì, avete letto bene: non solo la migrazione è diretta in zone molto calde subequatoriali, ma alcune specie seguono rotte dall'estremo nord europeo fino alle coste miti del Mediterraneo, per ritornarvi solo in primavera.

Vi è anche un altro vantaggio nell'installare delle piccole mangiatoie, si avrà la possibilità di osservare da vicino una grande varietà di volatili che solitamente sono schivi e nascosti nel bosco.


Ad esempio, i picchi (i Picidi), generalmente introversi e sfuggevoli sono ghiotti di semi e larve al punto da avvicinarsi senza preoccuparsi troppo del pericolo dell'uomo.

Nel territorio italiano si possono trovare 9 specie di piciformi:

  • picchio rosso maggiore (dendrocopos major)

  • picchio rosso mezzano (dendrocoptes medius)

  • picchio rosso minore (dryobates minor)

  • picchio verde (picus viridis)

  • picchio cenerino (picus canus)

  • picchio tridattilo (picoides tridactylus)

  • picchio nero (dryocopus martius)

  • torcicollo (jynx torquilla)


Picchio muratore

Picchio rosso maggiore



Cinciarella




Gli uccellini più confidenti e molto comuni da avvistare sono le cince (in zone montane), i passeri (nelle aree urbane), i pettirossi, i cardellini, i fringuelli, i merli e i piccoli codibugnoli.




É necessario posizionare una ciotolina di acqua vicino alla mangiatoia?

No, non é necessario, ma potrebbe essere utile.



Quali alimenti sono da evitare?


É da evitare la somministrazione di pane e lievitati perché gonfiandosi all'interno del loro piccolo stomaco provoca una percezione errata di sazietà ma nessun tipo di apporto nutrizionale.


Dove posizionare le mangiatoie?

Le mangiatoie vanno posizionate in alto, fuori dalla portata di gatti e predatori selvatici.


Quando installarle?

Le mangiatoie sono efficaci se posizionate tra l'inizio di novembre e la fine di marzo (indicativamente).


Anche se l'inverno sta finendo, può ancora essere utile occuparci di posizionare anche solo un piccolo sottovaso sui terrazzi, in modo da contribuire alla salvaguardia di un ecosistema fragile.


Alberto Bugna




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